venerdì 22 agosto 2014

In Loving Memory

In uno dei post australiani, avevo elencato una serie di "lesson learnt".

Tra queste, ricordo bene l'aver raccomandato di non avere troppe cose di cui fare l'appello ad ogni ripartenza da una sosta.
Portafoglio, telefoni, marsupio, tracolla, occhiali, macchine fotografiche, zaini, a volte valigie....

In effetti, in questo giro, ho eliminato un telefono (quello tedesco...), il marsupio, la tracolla e, quasi sempre, anche gli occhiali.

Rimane il portafoglio. Ok celo.
Il telefono (uno solo perché il blackberry di lavoro come sanno i miei colleghi è morto o quasi): celo.
Lo zaino, Orco per la precisione: si, celo anche lui.
La macchina fotografica: celo.
Anzi, no. Erano due. Ma la Leica Dlux4, quella piccola, presa coi punti della Lufthansa, la mia Leica, brutta bestia,  dove l'è?

Ce l'avevo in tasca della felpa, no delle braghe, no, in mano. Porca Eva, la tenevo stretta mentre ero al banco del  negozio nella zona dei murales!

NOOOOO!

Vuoi vedere che quella ragazza che ci ha rincorso consegnandoci un inutile biglietto da visita di non so che posto di cui non potrà mai fregarcene de meno, con l'altra mano si è intascata la mia macchinetta che, a 'sto punto è chiaro, invece di tenerla stretta in mano, 
l'ho lasciata sopra il banco mentre pagavo il libro sulla Street Art?

Probabilmente ha finto di consegnarcela per non destare il sospetto della signora rimasta dietro al banco ed invece ci ha solo rifilato quell'inutile biglietto.

Peccato aver fatto l'appello solo a tarda sera, quando il negozio era ormai chiuso.
Il giorno dopo (ieri, nda) abbiamo chiamato, ma ovviamente della Leica nessuna traccia...

Come è strana la vita, a volte!

Era passata indenne nel primo giro sull'E5,  sopravvissuta all'operazione subita in seguito ai maltrattamenti di Luca nel giro in bici da Passo Resia a Verona, aveva scapolato una morte certa in terra Australiana grazie al fatto che, sempre Luca, se l'era dimenticata  a casa, era riemersa boccheggiante, ma ancora viva dal cesso thailandese dove Enrico aveva cercato di affogarla ed infine rimasta intatta durante il lungo scivolone sulla Bocca del Tuckett.

Insomma, aveva visto le sue e, oltre a vederle, le aveva anche fatte vedere bene.

10 megapixel di dettagli sfumati così stupidamente a causa della mia distrazione di un secondo.

Speriamo almeno che chi l'ha presa abbia  altrettante cose belle da farle vedere.




RIP

Nessun commento:

Posta un commento