venerdì 29 agosto 2014

L'alba del giorno prima

Questo post doveva essere pubblicato ieri, invece, il wifi non funzionante,  tutti i dischi pieni  e tutta un'altra serie di problemi tecnici hanno fatto esplodere il contatore delle siracche ed impedito la sua pubblicazione serale.


Doveva iniziare tutto con una sveglia all'alba (quella di ieri, il giorno prima) con una partenza veloce verso il South Kaibab Trail che scende vertiginosamente verso il Colorado River ed
invece alle 8 e mezza eravamo ancora al General Store in preda alla famosa sindrome dell'attacco nucleare imminente.
Un carrello pieno di bottiglie d'acqua, pane, panini, verdure, barrette, frutta, Gatorade e, per sentirci anche un po' a casa, buste di prosciutto e pancetta italiani si muoveva a fatica tra le corsie ancora deserte.

Siamo così partiti "all'alba" delle nove e mezza sotto un sole che ha subito tostato il pane (bene) e sciolto la pancetta (un po' meno bene).

Diciamo che il pranzo non è stato il pezzo forte della giornata se non per il fatto che é stato l'unico momento di vera sosta.
La discesa, più di 600 metri di dislivello e, soprattutto, la salita ci hanno lessato le gambe, ma la soddisfazione di intravedere, laggiù in fondo, uno scorcio del fiume ha azzerato quasi del tutto il dolore della fatica.
Questo, nonostante il fatto che ci siamo accorti, più tardi percorrendo tutta la Desert View Drive che da un paio dei "vista point " il fiume si vedeva anche molto meglio senza neanche la fatica di scendere dalla macchina!

Vabbé però vuoi mettere la soddisfazione? (La Vale non è molto d'accordo su questo)

Al tramonto, stanchi morti, ci appostiamo al Desert View Point dove scattiamo centinaia di foto che, quasi certamente, butteremo.












A proposito di foto, se non riesco a comperare un hard disk esterno (che sembra impossibile trovare...) sono incartato e non riesco a postare nessuna foto fatta con la macchina.
Domani, lungo la strada per la Monument Valley, spero di trovare finalmente il centro commerciale giusto.

Ultima annotazione della serata riguarda la cena. Le ragazze, meno allenate e completamente distrutte, cenano in albergo con insalata e frutta comprata al food market del distributore di benzina. 
Noi maschi, carnivori per eccellenza, proviamo quella che Lonely Planet indica come la miglior steak house della zona. Niente male in effetti, ma l'attrazione della serata è il mago Ace Carter che si esibisce su un palco nella sala da pranzo.

Manca il lancio delle bottiglie e il casino assordante (qui c'è un silenzio norvegese) altrimenti sembrerebbe di essere nel locale country dove i Blues Brothers hanno cantato "Theme from Rawhide".

Le foto di questo post sono le uniche che sono riuscito a scaricare. Le altre, quelle con le ragazze, sono rimaste in macchina (e le ragazze in camera).



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